Dicono di Noi

"...lungo viale dell'Innovazione... verranno accesi cinque 'space cannon', capaci di proiettare in cielo altrettanti fasci luminosi fino all'altezza di 6 chilometri. Un po' come quelli che sono stati accesi a New York per simulare la presenza delle Torri gemelle. Questa iniziativa, progettata dallo studio CastagnaRavelli, si propone di segnalare a tutta la città l'evento e di guidare lo spettatore sino al teatro. (...) I fasci di luce bianca sono cinque, perché altrettante sono le lettere che compongono il nome della Scala".
Pierluigi Panza, CORRIERE DELLA SERA, 10 Gennaio 2002

"Non basta costruire un edificio, bisogna anche illuminarlo bene. Il 'lighting designer' può anche diventare un primo attore, producendo vere opere, magari effimere, ma di enorme potenza simbolica. Ecco, recenti, due grandi progetti: il primo è un'installazione luminosa che si è accesa in viale dell'Innovazione, nel milanese quartiere della Bicocca, in occasione dell'inaugurazione del teatro degli Arcimboldi, disegnato da Vittorio Gregotti e sede temporanea del Teatro alla Scala: cinque 'space cannon' (cinque come le iniziali di Scala) hanno proiettato altrettanti fasci di luce bianca alti 6 chilometri, quindi visibili anche da molto lontano. Il progetto è dello studio CastagnaRavelli, sponsor l'AEM col patrocinio del Comune. (...) Alle cinque colonne di luce si è aggiunta una installazione luminosa che riguardava il cantiere edile, una grande fossa adiacente al piazzale del teatro, trasformata in una scenografia metropolitana, grazie a fasci di luce bianca incrociati con le gru, a simboleggiare quella vitalità milanese, che già Boccioni aveva rappresentato nella 'Città che sale'".
Paolo Rinaldi, OFX ARCHITETTURA, Aprile 2002

"Paolo Castagna e Gianni Ravelli, artisti della luce, delle proiezioni, delle installazioni luminose, che, con chilometrici raggi nel cielo notturno, hanno illuminato il debutto dell'Arcimboldi…"
Guido Vergani, CORRIERE DELLA SERA, 24 Maggio 2002

"Piazza della Scala trasfigurata al calar della sera. Palazzo Marino, il Palazzo della Ragioneria e il Palazzo della Banca Commerciale istoriati con il palco e il velluto rosso della Scala. La facciata del Piermarini trasformata in un enorme palco dove scorrono le immagini delle opere liriche. Il nome in codice è '...Aspettando la Scala', progetto degli architetti Paolo Castagna e Gianni Ravelli..."
Maurizio Giannattasio, CORRIERE DELLA SERA, 18 Ottobre 2002

"Nuovo look per il Museo Teatrale alla Scala di Palazzo Busca. Il progetto è firmato da CastagnaRavelli, che l'hanno realizzato per conto degli ' Amici della Scala', in accordo e su suggerimento del sovrintendente del teatro, Carlo Fontana. (...) All'interno, al piano terreno, saranno rifatte l'illuminazione, il rivestimento dei pavimenti e i colori delle pareti. Il tutto nell'ottica di ricreare in museo l'atmosfera del teatro..."
Pierluigi Panza, CORRIERE DELLA SERA, 18 maggio 2003

"... Intorno luci calde, a terra un tappeto rosso-Scala, in corsa alle pareti un magnifico alto fregio dei primi del Novecento, recuperato dai magazzini dell'Ansaldo, e tappezzerie come quinte scenografiche, frutto del grande artigianato del Teatro alla Scala (...) Anna Crespi Morbio dagli 'Amici della Scala' ha lanciato l'idea del 'lifting' (del nuovo Museo del Teatro alla Scala), affidato al progetto CastagnaRavelli..."
Carla Moreni, IL SOLE 24 ORE, 25 maggio 2003

"L'idea guida era quella di trasformare il Museo Teatrale in una vera e propria 'Casa della Scala'... (...) Il progetto, nato da un'idea di Anna Crespi Morbio (anima degli 'Amici della Scala') e subito condiviso dal sovrintendente Carlo Fontana, è stato curato dagli architetti Gianni Ravelli e Paolo Castagna. (...) All'interno la progettazione ha riguardato l'illuminazione, il rivestimento dei pavimenti, i colori delle pareti. (...) Gli arredi - vale a dire poltrone, divani, pouf, sedie, tavoli e lampade – sono stati scelti fra la produzione di design contemporaneo."
Paola Zonca, LA REPUBBLICA, 28 maggio 2003

"Il Museo Teatrale alla Scala si è ripresentato con un nuovo e più consono allestimento. Un intervento voluto da Anna Crespi Morbio con gli Amci della Scala, firmato da Paolo Castagna e Gianni Ravelli (con Andrea Bellocchi). (...) Sale allestite come l'abitazione di un collezionista e arredate con divani, poltrone e tavolini di design contemporaneo. I grandi tappeti di moquette rossa, che lungo il perimetro dei locali lasciano vedere il cotto del pavimento, le decorazioni scenografiche d'inizio Novecento, i paraventi rosso e oro rimandano sia all'ambiente teatrale sia alle dimore aristocratiche; la nuova illuminazione valorizza sia gli spazi sia gli elementi esposti; gli specchi rendono più misterioso il passaggio del sottoscala e portano, serigrafate, le indicazioni per la visita; 'quinte' di seta grigia agganciate a bacchette di ottone rivestono le pareti della sale espositive."
Maria Giulia Zunino, ABITARE, settembre 2003

"I progetti di Castagna & Ravelli hanno un segno inconfondibile, un'eleganza formale (…), una ricerca sofisticata nel visualizzare la parola letteraria in eventi dove la cornice urbana diventa significante essa stessa, una grafica fortemente contemporanea negli interventi urbani…"
Barbara Malipiero, ELLE DECOR, novembre 2003

"... gli alberelli che dalla piazza 'camminano' lungo tutto il corso Vittorio Emanuele (progettati da CastagnaRavelli), illuminati con semplicità e poesia..."
Vivian Lamarque, CORRIERE DELLA SERA, 20 dicembre 2003

"Atmosfera natalizia di lusso per il Quadrilatero della moda milanese. Quest'anno finalmente le vie del lusso godranno di una illuminazione omogenea grazie agli allestimenti dello studio CastagnaRavelli (...) Così per il natale 2004 l'area dello shopping di alta gamma che si snoda attorno a via Montenapoleone s'impreziosisce ulteriormente grazie ad addobbi su misura, disposti in modo da creare un effetto di soffitto luminoso."
Barbara Rodeschini, MFFashion, 3 dicembre 2004

"Il vento come elemento simbolico, che segna il passaggio fra interno ed esterno della città, ha invece ispirato lo studio CastagnaRavelli, che sotto l'arco di Porta Nuova progettato dall'abate Giuseppe Zanoja ha installato una grande elica in movimento montata su un pennone. Muove 5 stendardi in tessuto bianco, simbolo di leggerezza e purezza, augurio per la città."
Maria Teresa Veneziani, CORRIERE DELLA SERA, 2 aprile 2006

"Piazza Scala ha aperto ieri sera la festa per il Salone del Mobile: l'immagine del Piermarini è stata proiettata sulla facciata di Palazzo Marino, creando un insolito spettacolo di luci e colori..."
Armando Stella, CORRIERE DELLA SERA, 5 aprile 2006

"Porte, addobbate di molti colori, torneranno ad essere presenze importanti nella città. Punti luminosi, visibili da molto lontano, volutamente di grande impatto cromatico. Questo gioco di luci è stato realizzato da Paolo Castagna, regista teatrale, allievo del leggendario regista polacco Jery Grotowsky e a lungo aiuto di Luca Ronconi, e da Gianni Ravelli, architetto e scenografo..."
Paola Bulbarelli, IL GIORNALE, 25 settembre 2006

"Paolo Castagna e Gianni Ravelli, regista teatrale il primo, architetto e scenografo il secondo, professionisti di raffinata sensibilità ed eleganza, finalmente dopo molti anni, in cui il camminare di sera per le vie del centro di Milano in occasione delle festività natalizie aggiungeva ulteriore sconforto…. hanno creato con garbo e bellezza una tessitura di luci, una trama, che corre e segna come gonfaloni medievali i balconi dei palazzi ottocenteschi di Piazza Duomo…."
Silvano Oldani, LUCE, dicembre 2006

"All'interno della Corte Ducale e del Cortile della Rocchetta trovano sede le scenografie di luce dello studio CastagnaRavelli, realizzate dai video designer toscani The Fake Factory. Sui due lati longitudinali si susseguono immagini e rumori molto intensi sugli universi simbolici, produttivi e ludici dei vari materiali, mentre sul lato di fondo è l'esattezza delle formule delle strutture molecolari che ci ricorda, galelianamente, che il grande libro della natura è scritto da alfabeti geometrici e matematici. Il 'loop' delle proiezioni decodifica così i sette elementi secondo tre categorie: il Naturalistico, il Concettuale e il Molecolare. Coniugando le competenze, Paolo Castagna (già allievo del celebre regista polacco Jerzy Grotowsky e a lungo aiuto-regista di Luca Ronconi) e Gianni Ravelli (docente al Politecnico di Milano, scenografo e costumista per Ronconi in due spettacoli a Spoleto, e attento alla teatralità del 'light design') mettono in scena uno spettacolo di suoni e luci del tutto avvolgente."
Massimo Randone, INTERNI, aprile 2007

"La luce crea, la luce trasforma, la luce costruisce. Attraverso fasci di brillanti fotoni è possibile evocare storie, vestire palazzi, dare significato alle ombre. Lo sanno bene Paolo Castagna e Gianni Ravelli…"
Ombretta Bertini, PR OGGETTI, gennaio 2008

"Uniscono il sapere tecnico-progettuale a quello estetico-scenografico…"
Matteo Vercelloni, INTERNI, aprile 2008

"Illuminare è un'arte, sempre più raffinata, sempre più tecnologica… Lo sanno bene Paolo Castagna, regista teatrale, e Gianni Ravelli, architetto, docente al Politecnico e scenografo, soci dell'omonimo studio che si occupa di progetti significativi di illuminazione (loro la scenografia luminosa per l'inaugurazione degli Arcimboldi o in piazza Scala per il Fuori Salone, o nelle cinque porte storiche milanesi)…
Anna Cirillo, LA REPUBBLICA, 4 settembre 2008

"Un'esplosione di luci, musica, proiezioni, live painting, effetti sonori, testi recitati da attori sulla facciata di Palazzo Reale, per far esplodere il museo e invadere la piazza: si tratta dell'installazione per l'inizio dell'anno futurista e per l'inaugurazione della mostra a Palazzo Reale, realizzata da CastagnaRavelli…"
Jacqueline Ceresoli, IL GIORNALE, 5 febbraio 2009

"…Philips Lighting Italia e lo studio Castagna & Ravelli (…) hanno donato alla Veneranda Fabbrica un progetto di illuminazione all' avanguardia per la Sala delle Colonne del museo del Duomo. La tecnologia si unisce al risparmio energetico e i led piazzati strategicamente su volte, colonne, archi e statue, aiuteranno con luci calde e fredde a esaltare il disegno architettonico della sala voluta nel ' 700 dal Piermarini per ospitare le scuderie del nuovo Palazzo Reale.
Anna Cirillo, LA REPUBBLICA, 25 marzo 2009

"Dopo una chiusura di 4 anni, la Sala delle Colonne, una delle 21 sale del Museo del Duomo, è stata riaperta al pubblico con una nuova illuminazione permanente che mira a valorizzare la qualità dell'architettura e della preziosa collezione di statue e di antelli, oltre a rendere più fruibile lo spazio per iniziative aperte al pubblico. Il progetto, voluto dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, è stato donato dai due lighting designer CastagnaRavelli, grazie anche alla sponsorizzazione e all'apporto tecnico di Philips Lighting Italia. Il progetto di illuminazione della sala, situata al piano terra dell'ala est di Palazzo Reale di fronte al fianco meridionale della cattedrale, si avvale di una tecnologia ad alte prestazioni con consumi ridottissimi: la scelta dei LED garantisce qualità nel colore, riduzione nel calore e un risparmio del 85% sul costo dell'energia elettrica…"
Caterina Secchi, ABITARE, maggio 2009

"Dallo scorso aprile, la Sala delle Colonne, uno degli spazi più significativi del Museo del Duomo, si avvale di una illuminazione scenografica realizzata grazie alla generosità di Philisp Lighting e dello studio CastagnaRavelli. Paolo Castagna e Gianni Ravelli hanno concepito il progetto come un intervento di riqualificazione e recupero dello spazio, per aiutare la lettura del disegno architettonico della sala anche nelle ore serali, senza dimenticare di accentuarne la 'scenograficità' e la vivibilità. (…) Le pareti laterali sono pennellate da una luce bianco-calda, mentre gli archi e il soffitto a volta sono valorizzati da una luce dinamica realizzata con una miscelazione di luce calda e fredda per sottolineare, pur nell'omogeneità cromatica, il disegno della sala, che raggiunge l'apice, appunto, nel soffitto voltato…"
Giulia Guzzini, DOMUS, maggio 2009

"L'illuminazione delle vetrate del Duomo (…) è stata forse l'installazione - curata da Castagna e Ravelli - di maggior impatto di Led, festival internazionale della luce che ha coinvolto i maggior 'liht-designer' internazionali…"
Francesca Pini, SETTE, 14 gennaio 2010

"Tiene fede al titolo 'La biblioteca delle meraviglie'… (…) Libri e quadri appaiono sotto luce diversa, grazie all' ottimo lavoro delle curatrici Elena Riva, Chiara Continisio e Maria Luisa Frosio e dei «maghi» della luce Paolo Castagna e Gianni Ravelli. Il progetto multimediale, che valorizza i tesori del passato rendendoli a portata di tutti, prevede un' illuminazione che mette in risalto i colori dei quadri ricorrendo a toni caldi o freddi; vetrine-leggio con i codici, affiancate da display che ne illustrano i dettagli; video in b/n proiettati sul pavimento per non «disturbare» la visione. Capolavoro il grande «cartone» (285x 804cm) della «Scuola di Atene» di Raffaello che con un video si duplica e trasforma nell' affresco finale."
Severino Colombo, CORRIERE DELLA SERA, 25 marzo 2010

"(All'Ambrosiana) un inedito allestimento di luci che dà ai quadri nuova vita e li fa quasi uscire dalle pareti, mettendo in evidenza luminosità, ombre, colori, particolari (…) Un effetto spettacolare realizzato dallo studio di light-designer Castagna Ravelli (lo stesso che ha incantato, sotto Natale, con l'illuminazione dal'interno delle vetrate del Duomo) grazie a faretti speciali che puntano sulle tele, esaltandole, e a calibrazioni di luce nelle stanze…"
Anna Cirillo, LA REPUBBLICA, 25 marzo 2010

"Spettacolarità e multimedialità: queste le linee guida del progetto espositivo che lo Studio Castagna e Ravelli ha curato per la "Biblioteca delle Meraviglie - 400 anni di Ambrosiana", la mostra - aperta fino al 27 giugno - pensata per far conoscere al grande pubblico la storia e la straordinaria ricchezza di sapere custodita dall'istituzione culturale milanese, voluta dal cardinale Federico Borromeo nel 1609. Il percorso espositivo, che si sviluppa all'interno della Pinacoteca Ambrosiana, è stato concepito come un autentico viaggio all'interno di uno scrigno prezioso che nasconde capolavori unici al mondo… Capace, dunque, di coinvolgere i visitatori con la forza delle immagini, attraverso codici antichi e video, dipinti e proiezioni. Gli affascinanti tesori dell'Ambrosiana sono valorizzati dall'utilizzo delle più moderne tecnologie e grazie ad una nuova e più efficace illuminazione, che punta su una luce più tenue e morbida, ideata dallo studio milanese appositamente per la mostra, per rendere i capolavori esposti assoluti protagonisti.
V.G., ARCHILIGHT, marzo 2010

"… La mostra alla Biblioteca Ambrosiana, che con intelligente regia di luci permette di vedere accostati codici e dipinti e di avere sott'occhio nello stesso tempo il cartone di Raffaello della Scuola di Atene e il relativo affresco delle Stanze Vaticane, è una dimostrazione di che cosa la tecnologia riesce oggi a fare per valorizzare i nostri monumenti."
Carlo Bertelli, CORRIERE DELLA SERA, 1 aprile 2010

"Luce a profusione. Dal cuore della Cattedrale alla piazza. E simbolicamente a illuminare ogni angolo della città. Da oggi il Duomo è vestito di nuovo, grazie a un'installazione permanente non brillerà solo la facciata ma anche le finestre laterali e l'abside. E per la prima volta sarà possibile ammirare i colori dei vetri cattedrali fino a individuarne i personaggi tratteggiati…"
Gioia Locati, IL GIORNALE, 9 dicembre 2010

"Un'illuminazione scenografica per il Palazzo di Brera. La sede della Pinacoteca di Milano (…) si vestirà di abiti scintillanti. Il progetto, realizzato dallo studio Castagna Ravelli (lo stesso che ha illuminato le vetrate del Duomo) prevede delle illuminazioni che seguono la direzione della luce naturale, dall'alto verso il basso…
Rossella Burattino, CORRIERE DELLA SERA, 12 aprile 2011

"Lo scrigno di Brera s'illumina d'immenso… il nuovo impianto di illuminazione scenografica, progettato dallo studio milanese CastagnaRavelli, lo stesso dele vetrate del Duomo…"
Massimo Colombo, IL GIORNALE, 15 aprile 2011

"…Discreto deve essere un intervento di illuminazione su un edifico storico (Brera): la grande architettura non ha bisogno di effetti troppo spettacolari, perché spettacolare è già di per sé. Oltre a pensare all'aspetto estetico dell'edificio il progetto prevede l'utilizzo di apparecchi di altissima tecnologia Philips, quasi tutti a LED: una scelta che consentirà di ridurre i consumi di energia di quasi il 70%. Una luce buona, dunque, che CastagnaRavelli sono lieti di "dedicare" a Milano."
BRAVACASA, aprile 2011

"Una passeggiata sotto il Duomo di Milano in un cielo illuminato di storie e vetrate. E' la suggestione che vogliamo consigliarvi di non perdere, dopo averla provata durante la Vogue Fashion's Night. Ovvero: il Duomo, le sue vetrate e le sue guglie tornano ad illuminarsi tutti i week end del mese, in occasione delle celebrazioni religiose più importanti. (…) 78 lampade da 300 watt. L'8 dicembre 2010 l'inizio del progetto (per il centenario dell'Aem. (…) Insomma, il Duomo torna a splendere anche by night grazie al lavoro di light design dello studio CastagnaRavelli insieme a Iacopo Tiscar…
Paola Perfetti, MILANOCONTEMPORANEA, 11 settembre 2011

"Un approccio il loro che non è quello del semplice 'fare luce'…"
Clara Lovisetti, ILLUMINOTECNICA, settembre 2011

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